Osteotomie

Osteotomie

Ripristino dell’asse meccanico del ginocchio

La sezione chirurgica di un segmento osseo è detta osteotomia.
L’osteotomia di ginocchio viene effettuata per ripristinare l’asse meccanico normale dell’arto inferiore. Il ginocchio può presentare una deformità assiale a causa di diversi motivi: lassità legamentosa, conformazione costituzionale, pregresso intervento di asportazione completa del menisco, artrosi monocompartimentale.

Un disassamento, anche se lieve, non permette l’equilibrio corretto delle forze, quindi il lato più caricato presenterà con il tempo un’ usura progressivamente più ampia.
Il consumo asimmetrico della cartilagine provoca a sua volta lo sbandamento dell’articolazione. Il circolo vizioso che si instaura può essere arrestato solo con terapia chirurgica.

Come avviene l’osteotomia di tibia:

1) Osteotomia per sottrazione – asportando un cuneo osseo a base laterale e avvicinando le superfici di sezione
2) Osteotomia per addizione con cuneo – sezionando l’osso medialmente ed allontanando le superfici di sezione.

Negli ultimi anni si tende ad utilizzare maggiormente l’osteotomia di addizione perché conserva una maggior quantità di osso e non modifica il bilanciamento dei legamenti e l’altezza della rotula,

I sintomi che portano all’intervento di osteotomia di tibia sono le fasi precoci dell’artrosi mediale del ginocchio. Dolore a riposo e sotto sforzo sulla parte mediale, inizialmente saltuario e poi duraturo, accompagnato da un modesto versamento.

Con l’esame clinico si rileva un variabile varismo più visibile da dietro, un ingrossamento del ginocchio nella rima articolare mediale dove la pressione è molto dolorosa.

L’esame radiografico deve includere oltre alle proiezioni sotto carico, la speciale proiezione di Rosenberg. Da essa risulta un restringimento dell’interlinea mediale ed una sclerosi ossea subcondrale molto diversi dalla parte laterale dello stesso ginocchio o dall’altro ginocchio, se sano.

Anche la R.M.N. mostra l’interessamento cartilagineo ed osseo oltre che la rottura degenerativa del menisco mediale.

Al paziente va spiegato che l’attenzione non deve essere rivolta alla sola lesione meniscale, ma va considerato anche il danno cartilagineo.
E’ importante sottolineare differenza tra artrosi e rottura meniscale. L’artroscopia risulta l’esame da preferire per una diagnosi puntuale e precisa dell’artrosi. Viene eseguita prima dell’intervento di osteotomia ed è una parte essenziale. Serve per accertare visivamente il danno anatomico mediale, escludere un danno femoro-rotuleo o laterale importante ed eseguire una pulizia meniscale con abbondante lavaggio articolare.

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