FANS, osteoartrosi e malattie cardiovascolari: quale collegamento?

In base ad alcune recenti pubblicazioni, i FANS (Farmaci Anti-Infiammatori Non Steroidei) potrebbero collegare l’osteoartrosi alle malattie cardiovascolari.

Il Dott. Aslam H.Anis sostiene che “I FANS sono alcune delle medicine maggiormente usate per gestire il dolore, è quindi importante che le persone affette da osteoartrosi parlino con i loro medici curanti a proposito dei rischi di questi medicinali i quali possono potenzialmente sorpassare i benefici”.

Alcuni ricercatori hanno studiato oltre 7mila pazienti con osteoartrosi e ben 23.229 che non si erano mai sottoposti a controlli. Il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ischemia cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia ed infarti è stato stimato con modelli multivariabili di rischi proporzionali di Cox. È stato utilizzato un modello strutturale marginale per stimare l’effetto di mediazione dei FANS.

Risulta quindi un maggiore rischio di malattie cardiovascolari in pazienti affetti da osteoartrosi rispetto ai pazienti sani. Il tasso di rischio è stato corretto ad 1,23 dopo aver verificato lo stato socioeconomico dei soggetti, assieme a: Indice di Massa Corporea, ipertensione, diabete, iperlipidemia, ostruzione cronica dei polmoni, sindrome di Romano e comorbilità.

I FANS potrebbero contribuire al collegamento tra osteoartrosi e malattie cardiovascolari

In base ad alcune recenti pubblicazioni, i FANS (Farmaci Anti-Infiammatori Non Steroidei) potrebbero collegare l’osteoartrosi alle malattie cardiovascolari.

Il Dott. Aslam H.Anis sostiene che “I FANS sono alcune delle medicine maggiormente usate per gestire il dolore, è quindi importante che le persone affette da osteoartrosi parlino con i loro medici curanti a proposito dei rischi di questi medicinali i quali possono potenzialmente sorpassare i benefici”.

Alcuni ricercatori hanno studiato oltre 7mila pazienti con osteoartrosi e ben 23.229 che non si erano mai sottoposti a controlli. Il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ischemia cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia ed infarti è stato stimato con modelli multivariabili di rischi proporzionali di Cox. È stato utilizzato un modello strutturale marginale per stimare l’effetto di mediazione dei FANS.

Risulta quindi un maggiore rischio di malattie cardiovascolari in pazienti affetti da osteoartrosi rispetto ai pazienti sani. Il tasso di rischio è stato corretto ad 1,23 dopo aver verificato lo stato socioeconomico dei soggetti, assieme a: Indice di Massa Corporea, ipertensione, diabete, iperlipidemia, ostruzione cronica dei polmoni, sindrome di Romano e comorbilità.

Durante l’indagine, i medici hanno notato che sindrome epatorenale era 1,42 per insufficienza cardiaca congestizia, 1,17 per ischema cardiaca e 1,14 per l’infarto. Circa il 41% dell’impatto totale dell’osteoartrosi sull’aumento del rischio di malattie cardiovascolari deriva dai FANS. La proporzione mediata dai Farmaci Anti-Infiammatori Non Steroidei era del 23% per insufficienza cardiaca congestizia, 56% per cardiopatia ischemica e 64% per ictus.

Durante l’indagine, i medici hanno riportato che la sindrome epatorenale aveva un Tasso di Rischio di 1,42, insufficienza cardiaca congestizia di 1,17, l’ischema cardiaca e 1,14 per l’infarto. Circa il 41% dell’impatto totale dell’osteoartrosi sull’aumento del rischio di malattie cardiovascolari deriva dai FANS. La proporzione mediata dai Farmaci Anti-Infiammatori Non Steroidei era del 23% per insufficienza cardiaca congestizia, 56% per cardiopatia ischemica e 64% per ictus.

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