Giovedì 22 aprile e venerdì 23 aprile ho avuto il piacere di moderare due sessioni del BONE SPRING CAMP, congresso virtuale organizzato dalla mia collega endocrinologa Dr.ssa ANNA MARIA FORMENTI (info@annamariaformenti.it).
Durante questi due giorni si sono trattati tutti gli aspetti di una malattia dai numeri impressionanti: l’osteoporosi.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da alterazioni qualitative dello scheletro, tali da provocare un aumento della fragilità ossea e del rischio di frattura. La malattia si divide in due forme: le osteoporosi primitive che includono le varietà giovanile, postmenopausale, maschile e senile; le osteoporosi secondarie causate da un ampio numero di patologie e farmaci.
L’Europa è l’area geografica più interessata con circa 34% dei 9 milioni di eventi registrati nel mondo. L’osteoporosi colpisce prettamente la donna, ma anche l’uomo può esserne affetto: dopo i 50 anni, 1 donna su 3 ed un uomo su 5 subiscono una frattura da fragilità.
Nonostante esistano linee guida diffuse in tutte le società scientifiche, solo il 20% dei pazienti over 65 riceve adeguata terapia farmacologica antifratturativa.
Durante il congresso è emersa, anche in questo caso, l’importanza dell’esercizio fisico nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.
In allegato, un bellissimo opuscolo della Società SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) che descrive gli esercizi che si possono eseguire tranquillamente presso il proprio domicilio, o assistiti da un fisioterapista.
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